E così ci siamo arrivati, gli ultimi giorni dell’anno. Non so come sia stato il tuo 2024 ma so di poterti dire grazie.
Sì grazie per essere parte di questo viaggio e per aver letto le puntate di questa newsletter.
Grazie per i confronti che sono nati tra le sfumature delle parole.
Quando ho cominciato a scrivere questa newsletter non mi aspettavo nulla. Da molto tempo ho imparato a non stare nell’aspettativa ma a godermi ciò che arriva.
Aspettarsi qualcosa è come pretendere. Sulle basi di cosa poi? Di quello che pensiamo noi, di quello che decidiamo noi. L’aspettativa ci toglie dalla relazione con le altre persone e ci mette in quella con noi stessi: a senso unico.
L’aspettativa è l’anticamera della delusione e la rovina delle relazioni.
Non mi sono aspettata nulla ed è arrivata meraviglia. Ho saputo riconoscerla proprio perché inaspettata. Una lezione, questa, che nelle ultime settimane del 2024 ha trovato una conferma potente.
Le manciate di ore che stiamo vivendo, e che mancano al termine dell’anno, sono quelle più affollate di pensieri, valutazioni, considerazioni.
E allora concediamoci il lusso del tempo lento. E impieghiamolo come più ci fa stare bene.
Prendiamoci anche il tempo per dire grazie a qualcuno. Facciamo una lista delle persone a cui scrivere un pensiero di gratitudine nei prossimi giorni: per l’anno trascorso assieme, per la presenza e il sostegno, per la difficoltà che ha generato cambiamento, per quella volta che…
Vai a cercare tra le persone che incontri o hai incontrato ma anche tra chi appartiene solo al tuo mondo virtuale: autori, autrici, professionisti e professioniste. C’è qualcuno che ti ha offerto ispirazioni? Quali pagine di un libro hanno trasformato il tuo punto di vista? Quali progetti hai scoperto che hanno portato valore nella tua quotidianità?
Questi - tra Santo Stefano e il 31 dicembre - sono i giorni in cui possiamo fermarci a osservare chi siamo stati nel 2024 e per scegliere chi vogliamo essere nel 2025.
Non è una lista di buoni propositi. Non funzionerebbero e forse lo hai capito, il perché credo sia legato al momento di forte entusiasmo che viviamo in queste ore. Quell’adrenalina da nuovo inizio che ci fa volare alto. Ok, facciamo un respiro, torniamo qui e chiediamoci semplicemente : che tipo di persona voglio essere nel 2025? E quando scrivo persona intendo umanamente e professionalmente.
La risposta saprà guidarti nella scelta delle azioni da compiere, delle relazioni da coltivare, delle esperienze da vivere.
Quindi, tornando all’inizio di questo scritto. Grazie per il tempo insieme tra le parole.
Ci ritroviamo qui nel 2025, il 10 gennaio esattamente.
Ti auguro attimi divertenti e momenti magici. Sempre di profonda consapevolezza.
Stai nella gratitudine,
Assunta