Buon venerdì, il Natale è sempre più qui e io penso alla cultura del dare da alcuni giorni.
Tutto è nato quando una persona mi ha detto “ma che senso ha donare senza sapere di ricevere qualcosa in cambio?”
Questa domanda l’ho sentita stonata un bel po’.
Però sono grata a quella persona perché non solo ha attivato in me una serie di pensieri, mi ha anche riportato ad alcune letture e video che ho visto negli anni. Sai quei contenuti che ti hanno dato molto ma che ogni tanto vanno ripresi in mano per far sì che diano ancora di più?
Ecco, quelli.
Metto insieme dei pensieri e poi mi dici tu come la pensi.
Nel vortice frenetico della vita moderna, ci troviamo immersi in un mondo in cui l'individualismo e la competizione spesso dominano la scena. La corsa verso il successo personale e il perseguimento incessante di obiettivi materiali ci fanno spesso dimenticare un aspetto cruciale della nostra esistenza:
la capacità di donare per il puro piacere di farlo, senza alcuna aspettativa di ricompensa.
Non so come la vedi tu ma la cultura del dare per dare, per me, rappresenta un antidoto alla visione distorta che spesso associamo al successo e alla realizzazione personale. Mentre il mondo ci insegna a competere per primeggiare e a considerare il dare come una transazione, scegliere una strada differente può essere molto interessante.
Adam Grant: al di là dello scambio superficiale
Il primo libro che ho ripreso in mano è stato quello di Adam Grant, Give and Take. Rileggendo i miei commenti a margine ho ritrovato il fascino della sua esplorazione della generosità e delle sue molteplici sfaccettature. Grant sottolinea come la nostra interazione reciproca non debba essere considerata semplicemente come una sequenza di transazioni, ma piuttosto come un intricato intreccio di connessioni umane. Questa sua visione ci spinge ad andare oltre gli stereotipi e ad aprire la strada a questa cultura del dare che diventa un percorso edificante.
Brené Brown: la generosità come espressione della nostra autenticità
E non potevo che tornare anche a lei, Brené Brown. Nel suo libro Dare to Lead, offre una prospettiva illuminante su come la leadership autentica sia intrinsecamente legata alla generosità. Che va a braccetto con la vulnerabilità di cui la Brown è esperta. Quando abbracciamo la nostra autenticità nel dare, non solo contribuiamo al benessere degli altri, ma creiamo legami profondi e significativi che trascendono le barriere superficiali.
Ho riguardato anche il suo TedX nel quale condivide i suoi studi sulle relazioni umane sottolineando come la vulnerabilità sia spesso mal interpretata come debolezza, ma in realtà sia il fondamento della nostra capacità di connetterci con gli altri in modo autentico. C’è un concetto chiave che mi piace: quando ci esponiamo con onestà e apertura, permettendo agli altri di vedere chi siamo veramente, creiamo connessioni che nutrono il nostro spirito e il nostro senso di appartenenza.
Te lo lascio qui sotto così puoi vederlo anche tu.
Ora, tutto questo pensare mi ha fatto mettere insieme due o tre lezioni che ho appreso nella mia esperienza:
non mi piace fare un conteggio ma a spanne posso dire che donando senza aspettative mi ha permesso di ricevere in modo inaspettato
le persone generose in modo autentico e spontaneo sono molto affascinanti: e da loro si impara
nell’era della condivisione quando si dona in modo autentico ci si distingue: emerge la nostra unicità.
Ora tocca te. Dimmi come la vedi che uniamo qualche puntino insieme.
Buon fine settimana,
Assunta
PS: la prossima settimana ti condivido una lista dei 24 libri che mi hanno ispirato di più.
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Un articolo
Anche il New York Times scrive di gratitudine e di come ci faccia bene.
Un kit
Il mio editore vuole proprio che si alleni la gratitudine: guarda cosa ha creato. Un’idea per Natale niente male. Ma anche per te.
Un profilo Instagram
Si chiama Filosofia e Caffeina e io non ne posso fare a meno: Benedetta è un’insegnante e una psicologa. Usa i filosofi del passato per darci suggerimenti contemporanei.
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Assunta cara, che belli questi libri! Aggiungo alla lista Vai e Dai di Bob Burg & john David Mann. Un abbraccio