Buon 8 marzo a te che stai leggendo. Ho pensato a lungo come onorare questa giornata che ogni anno arriva con un carico di riflessioni possibili sulla società e sulla condizione femminile.
Mi sono chiesta se valesse la pena portarti dei dati o se aprire il cassetto delle riflessioni sulle donne e sul potenziale che hanno. O ancora se raccontarti della fatica che si fa, talvolta, a essere donne.
Poi ho pensato che oggi, di tutto questo, leggerai molto e da fonti ben più autorevoli di me. Come ogni anno.
Come ogni 8 marzo.
Ho chiuso gli occhi, allora, e mi sono chiesta: che storia sento?
Tante. Quelle delle donne che incontrato nella mia vita, che ho ascoltato nelle mie interviste, che ho letto sui libri, di cui ho amato la biografia, di cui ho scritto o parlato.
Ed è così che ho scelto di parlarti del potere delle storie. Quelle che ci appartengono, che ascoltiamo, che leggiamo, che guardiamo. Le storie di chi è stato qui prima di noi e quelle di chi vive questo tempo.
E di storie è costellata la mia settimana. Momenti di incontro che possono diventare un’occasione per incontrarci, se ti va.
Il 12 marzo dalle 14.30 alle 18.00 modero un convegno in Regione Lombardia dal titolo “Contrastare le discriminazioni di genere nei luoghi di lavoro”. Se ti interessa scrivimi e ti mando il link di registrazione gratuita all’evento.
Il 14 marzo a Milano modero tre donne straordinarie: Valentina Coradeghini, Carmen Carulli, Simona Santiani. Professioniste e autrici con cui dialogherò sul potenziale umano. L’evento è a ingresso gratuito con registrazione obbligatoria qui.
Ti rinnovo l’invito: il 16 Marzo sono a &Love Story a Verona. Puoi acquistare il biglietto con uno sconto usando il codice constructivenetwork. Ti lascio il link. Se vieni fatti riconoscere che ci abbracciamo.
Siamo storie.
La narrazione ha un forza inestimabile. Appartiene a noi esseri umani da che esistiamo su questo pianeta. Raccontare storie è la forma più antica di trasferimento dell’esperienza da una persona all’altra, da una generazione all’altra, da un’epoca all’altra. Non riusciamo a farne a meno. Le storie ci hanno mantenuto vivi e hanno favorito la nostra evoluzione.
Sono storie i libri che leggiamo.
Sono storie le canzoni che ascoltiamo.
Sono storie gli sguardi e gli incontri.
Sono storie esistenze che scopriamo.
Sono storie i sorrisi, gli amori, le amicizie.
Sono storie le cose che ci accadono.
Sono storie i nostri sogni a occhi aperti e anche quelli a occhi chiusi.
Noi siamo mille storie in un’unica grande narrazione.
“La storia, ogni storia, nasce quando ci sono un corpo e una mente che si preparano all'ascolto”.
Dacia Maraini.
A volte mi fermo a pensare a quanto sia speciale nutrirsi delle storie altrui. Arricchiscono la nostra. Ci permettono di dare un nome ai sentimenti che proviamo e di sentirci meno soli.
Una storia può cambiare il modo in cui vediamo le cose. Trovo che sia uno strumento trasformativo di grande potenza.
Jennifer Aaker, scienziata comportamentale, afferma che ricordiamo di più ciò che abbiamo imparato attraverso il racconto di una storia rispetto a ciò che ci è stato spiegato in modo tecnico.
Le storie possono farci fuggire dalla realtà, ma possono anche rappresentare una torcia per navigare nella nostra esistenza. Per illuminare il sentiero e farci notare ciò che, per qualche ragione, ci risulta invisibile.
Ma di quali storie abbiamo bisogno?
Qualche sera fa sono stata a teatro a vedere uno degli spettacoli della divulgatrice Gabriella Greison. Ero seduta in platea affascinata dal suo talento narrativo e dalle storie delle sei donne di cui ci ha parlato: Marie Curie, Lise Meitner, Emmy Noether, Rosalind Franklin, Hedy Lamarr e Mileva Maric. Ci ha restituito non solo le loro vite, ma anche i loro pensieri, le loro abitudini, le loro paure e le loro determinazioni. Sfumature che si sono perse nel tempo e che potevano restare nascoste anche a noi.
A meno che qualcuno non avesse deciso di raccontarle.
La Greison lo ha fatto nel suo libro “Sei donne che hanno cambiato il mondo” e nelle altre sue pubblicazioni. Lo fa sui palchi e nelle aziende. Ci porta nella vita di queste donne e ci fa sentire le loro emozioni. Risvegliando le nostre.
Ascoltandola, l’altra sera in platea, ho avuto la sensazione di fare un viaggio nel tempo. Mi sono immaginata i volti, gli spazi, le palpitazioni, le espressioni dei visi, le lacrime e i sorrisi. L’ho fatto semplicemente restando seduta lì e ascoltando.
Quando lo spettacolo è terminato ho sentito che avevo imparato qualcosa di nuovo. Avevo capito che chi non sceglie è complice come chi lo fa, che un no può non bastare per fermarsi, che il tempo di oggi poteva essere molto diverso se non ci fossero state le storie che ci hanno preceduto.
Perché te ne parlo oggi?
L'8 marzo è una giornata che ci spinge - o almeno dovrebbe farlo - a ricordare le conquiste delle donne ma anche a riconoscere le sfide che ancora affrontiamo.
In un mondo in cui gli stereotipi di genere possono ancora limitare il potenziale delle donne è cruciale capire il valore delle storie femminili. Le narrazioni delle vite e delle esperienze di donne che hanno sfidato lo status quo e hanno conquistato il successo sono fondamentali per l'evoluzione di ogni individuo, indipendentemente dal genere.
Sapere che ci sono donne che hanno superato ostacoli è fonte di ispirazione e motivazione. Ci ricordano che è possibile superare le sfide e raggiungere i propri obiettivi, indipendentemente dalle difficoltà che incontriamo lungo il cammino.
Scoprire che ci sono donne che hanno sfidato gli stereotipi di genere ci incoraggia a superare le limitazioni imposte dalla società. Ci insegna che non ci sono ruoli predefiniti per le donne e che possiamo aspirare a qualsiasi cosa desideriamo, con impegno e determinazione.
Riconoscere che ci sono donne che hanno lottato ci fa sentire meno il peso della solitudine. Ci connette con la nostra forza interiore utile per affrontare le sfide e perseguire i nostri sogni.
Ognuno di noi è impegnato in questa evoluzione. Qualunque sia il nostro genere possiamo scegliere consapevolmente di immergerci in queste storie per arricchire la nostra mente e il nostro spirito.
Qualche suggerimento:
Esplorare libri, articoli e blog che raccontano le vite e le esperienze delle donne che hanno superato le sfide e ottenuto il successo può offrire nuove prospettive e ispirare cambiamenti nella nostra vita.
Ascoltare podcast e TED Talks: fonti preziose di ispirazione e conoscenza. Cerca episodi che presentano storie di donne straordinarie e mettiti in ascolto. Queste conversazioni stimolanti possono aiutarci a riflettere sulle nostre vite e a trovare la motivazione per perseguire i nostri obiettivi.
Seguire leader femminili: usa i social network in modo costruttivo per rintracciare le figure più di ispirazione e poi sostienile e permetti loro di continuare a seminare partecipando attivamente. Puoi farlo scrivendo mail e messaggi in privato o commentando e condividendo i contenuti pubblici. Parla di loro e di quello in cui credono.
Crea spazio per le voci femminili: contribuisci come puoi, in qualunque ambito. Che tu sia una donna o un alleato impegnato a sostenere l'uguaglianza di genere, ricorda che ogni storia conta e può fare la differenza nel nostro mondo.
Le storie sono nutrimento. Ma non tutte. Impariamo quindi a sceglierle. Oggi, 8 marzo, e ogni altro giorno. Facciamo entrare quelle che ci restituiscono l’idea della possibilità nonostante le difficoltà. Perché altrimenti, potremmo rischiare di credere al concetto del “è sempre stato così”.
Non lo è stato. E solo le storie possono raccontarcelo. Sanno offrirci un contesto per nulla rassicurante in cui inserire quelle esistenze che hanno saputo trasformare l’esito peggiore nel migliore possibile per quel momento.
Tu ce l’hai una storia da raccontarmi?
Quella che vuoi, quella che senti. Ti leggo.
Assunta
PS: In questi giorni mi sono tuffata ancora una volta in Cime Tempestose di Emily Brontë, la mia storia d’amore letteraria preferita.
Salva e metti da parte 📌
Un sito
Ti lascio il sito web di Gabriella Greison dove trovi anche i suoi spettacoli oltre a libri, eventi e articoli.
Un libro
L’ho letto qualche anno fa ma lo sfoglio spesso: “Story or die. O racconti o sei fuori” di Lisa Cron. Perle preziose per stimolarci a raccontarci e raccontare.
Un progetto
Donnexstrada è un profilo Instagram ma è soprattutto un progetto importante di aiuto alle donne in tema di violenza in strada. Lo hanno ideato 5 ragazze, seguile e scoprile.